Roma, 4 giugno 2021 – E’ giunto il momento di dire addio alla tradizionale stretta di mano quando incontra una persona? Probabilmente questo gesto non sparirà del tutto, anche perchè viene praticato da secoli, ma di certo la pandemia lo ha messo in bilico, in favore di altre opzioni che non prevedono il contatto fisico ma consentono comunque di stabilire una connessione con l’interlocutore, a partire da un semplice sorriso sotto la mascherina. A fare il punto è un approfondimento della Northeastern University.
“Potremmo non tornare più alle strette di mano come aspettativa – afferma Laura Dudley, professoressa associata di psicologia applicata alla Northeastern University – lo spettro di modi accettabili per salutare un’altra persona o interagire è davvero cresciuto, quindi ora se qualcuno si limita a salutare e rimane lontano, non pensiamo che sia strano”. Per Dudley Covid-19 ha trasformato il modo in cui interagiamo e stabiliamo la fiducia, dal comunicare un sorriso nascosto sotto le mascherine al destreggiarci attraverso nuovi modi inesplorati per salutarci senza contatto fisico. La maggior parte di questi cambiamenti non si manterrà perché le restrizioni sono state imposte solo per circa un anno, ma la pandemia per l’esperta “ha ampliato l’accettazione dei saluti senza contatto, il che significa che i germofobi o coloro che preferiscono semplicemente non toccare altre persone e non essere toccati potrebbero sentirsi più a loro agio a non stringere la mano”. Il cambio di veduta non è limitato alle persone. I dipartimenti delle risorse umane, perlomeno negli Usa, stanno seriamente considerando di aggiornare le loro linee guida, secondo spista Natascha Saunders, docente di leadership organizzativa presso la Northeastern University. Il più grande cambiamento nel linguaggio del corpo post-pandemia per entrambe le esperte sta probabilmente avvenendo ora, poiché le persone tornano al posto di lavoro e si adattano ai nuovi protocolli.