Reazioni cutanee dopo vaccini mRna, nessun motivo di allarme

Roma, 24 giugno 2021 – Le reazioni cutanee ai vaccini mRNA Covid-19, come ad esempio un’eruzione rossa che caratterizza il cosiddetto ‘Covid arm’, braccio da Covid, non sono in generale motivo di allarme. Lo rileva una revisione di studi pubblicata su Clinics in Dermatology. Gli autori hanno esaminato la letteratura pubblicata a maggio 2021 e integrato l’analisi con i dati del Centers for Disease Control and Prevention’s Vaccine Adverse Event Reporting System (Cdc-Vaers). “Di solito, le reazioni cutanee descritte non sono motivo di preoccupazione-evidenzia il coautore della ricerca, Christian Gronbeck- i report esistenti dovrebbero rassicurare sui profili di sicurezza complessivi e sulla benignità delle reazioni stesse”. Le reazioni locali al sito di iniezione possono verificarsi subito dopo il vaccino e assumere la forma di gonfiore, arrossamento, eritema e dolore. Il tasso di incidenza riportato negli studi esaminati varia dal 5,5 al 23,7 per cento. I rapporti pubblicati concordano sul fatto che queste reazioni sono innocue, transitorie e si risolvono in gran parte entro 2-5 giorni. È importante distinguerle da quelle di ipersensibilità immediata di tipo allergico, come angioedema, distress respiratorio o anafilassi che si verificano entro 4 ore dalla vaccinazione. Gli studi esistenti forniscono una rassicurazione, perché i sintomi dermatologici sono transitori e raramente associati all’anafilassi. Reazioni locali ritardate, come eritema con lieve indurimento del tessuto nel sito di iniezione, si verificano giorni piuttosto che ore dopo l’iniezione con il vaccino Moderna. Sono temporanei e possono essere meno frequenti dopo la seconda dose. Probabilmente rappresentano l’ipersensibilità mediata dalle cellule immunitarie T e gli autori concordano sul fatto che non dovrebbero ridurre la sicurezza del vaccino.