Roma, 8 settembre 2020 – In Italia si stima siano oltre 5 milioni le persone che soffrono di osteoporosi. Tra i pazienti circa l’80% sono donne in post menopausa e la malattia può progredire per diversi anni senza dare alcun sintomo. Quando compare spesso è già in fase avanzata ed è caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea accompagnata da un deterioramento dell’osso con conseguente fragilità scheletrica.
Come per tante altre patologie croniche la prevenzione inizia da piccoli! Raggiungere il picco di massa ossea da giovani, infatti, è cruciale per ridurre il rischio di osteoporosi negli anni che verranno. Come? Con un pieno di attività fisica, in quanto l’esercizio stimola il metabolismo osseo e favorisce lo sviluppo della massa scheletrica. Ma per riuscire nell’impresa devono essere praticate attività di tipo anti-gravitario, in cui il peso corporeo gravi sulle ossa per stimolare la calcificazione, come la marcia, la camminata, il ballo, la ginnastica, il pattinaggio, salire le scale. Fondamentali la costanza e la durata dell’allenamento: almeno 40 minuti e più al giorno, da tre a cinque volte la settimana. A qualsiasi età i suoi effetti saranno sempre positivi. Anche a 80 anni, specie se si è ex atleti, si potrà contare su una massa ossea superiore rispetto a individui sedentari della stessa età.
Le altre regole fondamentali della prevenzione dell’osteoporosi sono: seguire una dieta sana ed equilibrata (anche per contrastare obesità e sovrappeso); assumere quantità adeguate di calcio e vitamina D; ridurre il consumo di sale (aumenta l’eliminazione del calcio attraverso l’urina); non fumare e limitare il consumo di alcol.