12 marzo 2024 – In Italia, oltre 7 milioni di persone soffrono di emicrania, 12 milioni soffrono di disturbi del sonno e sono oltre 1,2 milioni le persone affette da demenza, di cui 720 mila da malattia di Alzheimer; 800 mila sono i pazienti con conseguenze invalidanti dell’Ictus, patologia che ogni anno fa registrare 180 mila nuovi casi, e 400 mila coloro che sono colpiti da malattia di Parkinson. Sono alcuni dei numeri che danno una misura dell’impatto che hanno in Italia le malattie che colpiscono il cervello. Ad aggravare il quadro si aggiungono quelli che in genere vengono classificati come disturbi mentali: sono state poco meno di un milione le persone assistite dai servizi specialistici nel corso del 2020. I dati sono stati rimarcati in occasione della presentazione della Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024-2031, elaborata dalla Società Italiana di Neurologia e presentata oggi alla Camera dei Deputati.
“La distinzione tra “salute mentale” e “salute del cervello”, così come tra malattie neurologiche e malattie psichiatriche, in realtà, scientificamente non regge”, spiega Matilde Leonardi, membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Neurologia e neurologa alla Fondazione IRCCS Besta dove dirige il Centro Collaboratore Oms. Per questo nella strategia, “il cervello viene considerato come un unico sistema complesso in relazione con l’ambiente fisico e sociale, dove le due componenti operano insieme e si influenzano reciprocamente”, aggiunge l’esperta che sottolinea che “salute del cervello non vuole dire quindi assenza di malattia, ma implica avere stili di vita sani, fare attività fisica, avere una alimentazione sana, astenersi da alcol e fumo, evitare o controllare lo stress, prevenire problemi di salute, restare attivi da un punto di vista cognitivo, avere relazioni sociali. E questo si applica a qualunque persona, con o senza patologia”, conclude.