Gli psicologi: “Italiani più stressati dalla crisi economica che dalla guerra”

16 giugno 2022 – Italiani sempre più stressati e sottopressione. Secondo un recente sondaggio dell’Istituto Piepoli, realizzato per il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, a stressare maggiormente i nostri connazionali sono i problemi legati alla crisi economica e all’inflazione. La guerra in Ucraina passa invece in secondo piano rispetto alle problematiche legate al brusco aumento dei prezzi dei beni di consumo. Inflazione e crisi economica generano ansia nel 35% del campione mentre il 33% è stressato dallo scontro bellico. In altre parole, i fattori scatenanti cambiano ma il disagio psicologico resta alto. Si conferma, infatti, uno scenario critico per la popolazione italiana che fino a pochi mesi fa doveva fare i conti con le problematiche legate al Coronavirus e adesso deve affrontare il carovita e le incognite economiche. In questa fase, grazie al calo dei contagi, l’emergenza coronavirus finisce ormai al settimo posto tra le principali fonti di stress.

“Si parla molto di resilienza – commenta David Lazzari, Presidente del Cnop – ma ora serve una strategia per promuoverla, ad iniziare dalla scuola. Gli studi psicologici hanno dimostrato che la capacità di affrontare le situazioni difficili si apprende e si sviluppa. È necessario utilizzare le competenze psicologiche per promuovere resilienza a livello collettivo e individuale. Dobbiamo utilizzare le risorse che abbiamo – conclude Lazzari – nel modo migliore e più efficace”.