25 ottobre 2023 – Oltre 3 milioni di cittadini (7%) rinunciano a curarsi. Il 21% degli italiani risparmia denaro per poter effettuare prestazioni sanitarie mentre 1 italiano su quattro (23%) “drammaticamente non riesce a risparmiare denaro per far fronte alle spese sanitarie”. Intanto “la spesa privata, messa di tasca propria da parte dei cittadini, oramai supera i 40 miliardi”. E sono tornate ad affacciarsi le assicurazioni: il 17% della popolazione ne ha sottoscritta una. Questo il quadro fornito dal presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, nella sua relazione alla seconda giornata per ‘I 45 anni del Servizio sanitario nazionale, un’eccellenza italiana’. Sul fronte del giudizio sulla qualità dell’assistenza sanitaria “una larga fetta della popolazione italiana, il 41%, ritiene che in questi anni sia peggiorata”, rileva Anelli sottolineando che le cause per gran parte degli italiani sono da attribuire ad un numero insufficiente di personale medico e sanitario 55%; all’ inadeguatezza delle strutture e degli strumenti (42%); ad un finanziamento non adeguato alle necessità (42%); alla disorganizzazione (38%).
“Il giudizio sulla gestione della sanità è netto: gran parte degli italiani, il 69%, ritiene che la sanità di oggi risponda più alle esigenze di bilancio che non a quelle di salute”, evidenzia il presidente Fnomceo. Le disuguaglianze in sanità, poi, “tornano ad avere numeri importanti” con il 79% dei cittadini che vivono al Sud e nelle Isole del Paese che sentono forte il problema della migrazione sanitaria mentre la gran parte dei cittadini, il 61% equamente distribuiti nel Paese, vorrebbe che le eccellenze fossero portate lì dove le persone vivono” con “la sanità delle regioni – dice Anelli – che in questi decenni non è riuscita a colmare queste differenze”. “Il nostro impegno come medici – conclude Anelli – non è mai venuto meno anche nei momenti più difficili come nella pandemia. Oggi confermiamo quell’impegno, consapevoli che i risultati straordinari in tema di performance ottenuti dal nostro Ssn, nonostante le difficoltà economiche e organizzative, sono in larga parte il frutto dell’impegno generoso, della passione e della dedizione”.
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