Oltre trecentonovantamila casi di tumore diagnosticati ogni anno in Italia. Un dato, purtroppo, in crescita secondo l’ultimo report dei Numeri del cancro 2022 promosso da AIOM e AIRTUM. La neoplasia più comune si conferma il carcinoma della mammella, seguito da quello al colon-retto, al polmone, alla prostata ed alla vescica.
Grandissimi i risultati raggiunti dalla ricerca mondiale fino ad oggi. Le recenti terapie, sempre più mirate e meno invasive, consentono ai pazienti oncologici di affrontare e vincere più rapidamente la malattia. Un supporto importante per i malati di tumore viene offerto anche dall’esercizio fisico unito al percorso terapeutico.
L’attività fisica diviene, quindi, fondamentale. Il movimento è utile, prima di tutto, per il mantenimento del peso e contribuisce a favorire la prevenzione terziaria. Si riducono, così, i rischi di recidiva permettendo un maggior controllo della malattia.
Secondo l’American Dance Therapy Association, il ballo, senza distinzione di stile, è già di per sé un efficace alleato per la salute in generale. Un sostegno particolarmente valido per tutti i malati oncologici, sia donne che uomini.
Da qui l’idea di Carolyn Smith, ballerina di fama mondiale e giudice internazionale di ballo, nota al pubblico della tv italiana per il suo ruolo di presidente di giuria nel programma di Rai Uno Ballando con le Stelle.
“Ho pensato alle tante persone che, come me, affrontano ogni giorno la malattia” – afferma Smith – “da ballerina ho potuto verificare personalmente quanto la danza mi abbia aiutato sia a livello fisico che psichico. Sin dall’inizio del percorso terapeutico mi sono resa conto di quanto la malattia incidesse sui movimenti del mio corpo. La sensibilità delle articolazioni veniva meno pian piano. La mia formazione di ballerina mi è stata, pertanto, di grande aiuto. Per questo desidero condividere la mia esperienza con chi sta vivendo la stessa situazione. Gli effetti positivi del ballo sono indiscutibili e vanno bene per donne e uomini di tutte le età e con percorsi oncologici differenti. Un modo per aiutare a ritrovare spensieratezza, energia e nuove amicizie”.
E’ proprio a questi pazienti che Dance For Oncology si rivolge. Ideata da Carolyn Smith, D4O è la prima associazione – ed unica al mondo – nata per aiutare i pazienti oncologici, senza distinzioni. Movimento e divertimento a sostegno delle terapie: la danza eseguita con la musica è in grado di trasformarsi in farmaco attivo contro ansia e depressione. Un progetto totalmente gratuito per i pazienti che coinvolge medici e ballerini.
Costituita ufficialmente lo scorso aprile, D4O ha già raccolto numerose adesioni di insegnanti di danza provenienti da ogni città italiana che hanno deciso di offrire la loro preparazione al progetto e mettere a disposizione le loro scuole di danza per accogliere i pazienti già dal prossimo ottobre.
Il primo corso ufficiale di formazione per gli insegnanti si tiene l’8 e 9 luglio presso dell’Hotel Villa Fiorita a Monastier in provincia di Treviso. Qui oltre cinquanta insegnanti sono stati invitati a seguire le lezioni, conoscere i parametri del percorso ed incontrare i soci fondatori del progetto assieme a Carolyn Smith: Ernestino Michielotto Pietro Marchetti, Adriana Bonifacino, Paolo Ruggeri, Giorgian Putanu, Mauro Boldrini.
Tra loro Adriana Bonifacino, Responsabile della Senologia Clinica e Diagnostica dell’IDI-IRCCS di Roma. “La danza ha effetti benefici in termini di salute mentale e l’abbiamo riscontrato in molte ricerche effettuate. Questo perché il ballo riesce a ristabilire un rapporto positivo con il proprio corpo, a sviluppare un’immagine sana, infondendo un senso di accettazione nel paziente e aiutandolo a ripristinare la connessione vitale con il proprio corpo”, dichiara Bonifacino.
Allenarsi attraverso il ballo coinvolge progressivamente ed opportunamente sia il corpo che la mente, come ricorda Federico Schena – Professore in Scienze dello Sport all’Università di Verona – che partecipa all’incontro come relatore. “La danza stimola i diversi apparati e la gran parte degli organi ad incrementare il proprio livello di funzionamento per un periodo più o meno lungo al termine del quale, dopo un necessario recupero, ci si deve attendere un miglioramento” – evidenza Schena. “Pur non trasformandoci in ‘atleti’, tale attività rende più performanti e consente di recuperare abitudini e possibilità che pensavamo la malattia ci avesse tolto per sempre e che, al contrario, erano in attesa, pronte a tornare, rispondendo positivamente alla nostra volontà di muoversi in modo coordinato e progressivo”.
Tra i soci, Mauro Boldrini, Direttore della Comunicazione dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e delle principali Associazioni di Pazienti in campo oncologico: “Dance for Oncology rappresenta una grande opportunità per le persone colpite da neoplasie, per tornare ad una vita di normalità dopo la malattia. Il ballo favorisce il movimento, fondamentale per evitare recidive, ma anche la socializzazione con le altre persone. Uno dei rischi più forti, infatti, nelle pazienti in terapia è proprio quello di cadere in depressione. Invece, la socialità con uomini e donne, che come te hanno vissuto la malattia, con i maestri di ballo può favorire il ritorno alla normalità. Ho voluto essere socio di questa Associazione, perché in questi anni ho visto che grazie ai progressi dell’innovazione è possibile per migliaia di persone superare la malattia e tornare ad una buona qualità di vita. Spero che Dance for Oncology diventi sempre di più una realtà importante, strutturata e diffusa sul territorio, anche nelle Regioni del Sud dove più bassa è l’adesione agli screening”.
L’associazione Dance for Oncology ha sede legale a Roma e può essere sostenuta contattando l’indirizzo email del sito o attraverso i canali social Instagram e Facebook (@dance4oncology). Per le donazioni: IBAN IT25X0306909606100000196420.
“Desidero ringraziare tutti coloro che hanno creduto nel mio sogno” – chiosa Smith – “e hanno deciso di offrire disponibilità immediata, massiccia e sentita. Dance For Oncology, Dance For Life”.